La Dominator di Renzo Pagliani

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La Dominator di Renzo Pagliani

La base è una Dominator del 1989

La fortuna d'aver fatto io i primi 2000 km su questo mezzo, proprietaria una cara amica.

La moto viene ceduta ad un'altra ragazza, marito motociclista, si separano, la moto dorme sotto una coperta in un garage per una decina d'anni, con all'attivo 9.500 km.

L'acquisto per 400 euro e inizio a fare ciò che vedrete nelle foto.

Amante dei Raid in terra Africana, mi son fatto prender la mano e ho iniziato una customizzazione simil Rally.

Modifiche apportate

Mi da una mano internet quando per caso vedo il serbatoio di un Kappa 640 su di un Domi, "Anche io!" pensai. E ho iniziato così la ricerca.

Trovo da un tedesco un kit completo, anche di parafango anteriore Rally, porta road book in alluminio e road book elettrico.

Tutta la carrozzeria mi costa circa 450/500 euro (tenendo conto che su eBay ho venduto tutte le plastiche originali per 300 euro).

Inizio così con tanta pazienza ad assemblare la moto.

Cosa primaria, sistemare il serbatoio in quanto in base a quello mi dovrò regolare con cupolino, sella, fiancate e così via.

La prima sorpresa è che il foro del serbatoio del Kappa 640 combacia al millesimo di millimetro con il foro del serbatoio Domi!!

È stato poi semplice fare due staffe sul telaio per l'alloggiamento del serbatoio.

Una volta abbozzato il tutto inizio a dare una sistemata alle plastiche, il cupolino presenta dei graffi e un paio di incrinature, con stucco per carrozzeria catalizzato gli do una sistemata.

Notate che il cupolino del Kappa ha quelle insenature, rientranze dove alloggia la freccia, non mi piacciono e aiutato da un po' di schiuma poliuretanica e resina da carrozzeria ricopro il tutto (vedete poi sulla moto il risultato).

Ora una botta di vita alla forcella!!!

Un caro amico che fa il meccanico nel reparto corse Kappa mi procura ad un prezzo ridicolo una coppia di WP complete di piastre in ergal ricavate dal pieno e una pinza nuova Racing della Brembo. A noi non servono, dice, perchè gli steli sono anodizzati non li vogliono per ora, da quest'anno la Kappa vuole i foderi color nero!!!!! Da non crederci eh?

Mi aiuta nelle saldature, nel taglio staffe e ripristino pedane il Mitico Pierino!

Il classico ometto pensionato che se gli porti una lavatrice da sistemare ti ritorna non solo la lavatrice ma anche un tostapane!!

A chi legge mi permetto di dare un consiglio: fate dove arrivate, poi affidatevi a chi sa fare il proprio mestiere; avevo in mente il risultato finale ma conosco i miei limiti e capacità e per le saldature e il montaggio parti meccaniche mi son rivolto a professionisti, amici ma sapienti del loro mestiere.

Come noterete, per il supporto del road book non mi sono rivolto a chi vende un pezzetto d'alluminio come se fosse oro colato ma una passeggiata alla ferramente sotto casa e con 5 euro di staffette in FERRO da 2,5 cm di spessore ho costruito il decantato Cockpit Rally! 3 etti in più di peso non mi complicano la vita e ho optato per queste staffette che fanno tanto meccano ma sono di una funzionalità incredibile! E anche robustissime!

Eccoci ora a sistemare il lato estetico e grafico (qua gioco in casa!).

Una sistematina al parafango anteriore.. un po' di colore al parafango posteriore e mi convinco sempre di più che la colorazione di questo mezzo sia la livrea Rothmans!

Liscio tutti i pezzi con una 320 a secco, una bella mano di fondo bicomponente per bloccare tutto sul fondo e procedo facendola tutta di bianco.

Poi, aiutato dai nastri, tiro le righe e inizio a spruzzare il blu, poi l'oro; uso colori ad acqua per carrozzeria.

Il tutto dopo andrà nel forno per la finitura finale.

Opto per una vernice satinata, più elegante.

Prendo il parafango posteriore (sempre Kappa 640), ci installo un portapacchino in alluminio e visto che è un po' lungo, con un nastro adesivo da 3mm creo la forma per poi tagliarlo e arrotondare un po' le eventuali sbavature.

Ritiro la sella e con l'aerografo spruzzo il tanto amato logo: il Tuareg della Dakar!

Qualche adesivo al mezzo ed è pronta per partire!

Ah, una accortezza: è risaputo che il mono del Domi non sia eccelso: ho accorciato la flangia che tiene l'ammortizzatore di 1,5cm guadagnando circa 4cm di altezza e di corsa del retrotreno ma nel mio recente viaggio in Tunisia mi sono accorto che necessita di una molla più dura.

Grazie per la pazienza se siete arrivati sino qua a leggere e se qualcosa non vi fosse chiaro scrivetemi pure: sarà un piacere e se avete intenzione di "sporcare" le vostre moto o caschi son qua!!!

Non posso far la moto senza farmi il casco!

Quindi procedo e con gli stessi colori mi decoro il casco che vedete in foto.

Finalmente ecco il frutto di tanto lavoro all'opera!

E presso un distributore a Douz battezzato da una madrina russa in vacanza con la famiglia!

La moto che vedete alle spalle del mio Domi è il Suzuky DRZ del caro amico Paolinho, anch'esso malato dell'arte della famosa malattia: La Tarocchaus Recidivis, pare ancora non sia stata scoperta la cura!!!