Sostituzione dei cuscinetti di sterzo originali con cuscinetti a rulli conici.
La prima cosa da fare, dopo aver smontato la ruota ed il parafango, è proteggere le carene. non serve smontarle, ma una chiave può sempre scappare, quindi meglio metterci del pluriball robusto per evitare di graffiare qualcosa. Si smonta poi il manubrio, togliendo i due cavallotti. non serve togliere i cavi e i comandi, basterà ribaltarlo in avanti o all'indietro, per poter lavorare agevolmente. Ecco perché il pluriball, tra l'altro. Consiglierei anche degli stracci pesanti, dopo si vede quando li uso anch'io.
La prima cosa da fare, con ancora entrambe le piastre ben serrate, è allentare il dado del piantone di sterzo. Se allentate prima le piastre, quando fate forza per allentare questo dadone (che è stretto forte) le piastre si svergolano e rischiate di fare un danno.
Ho anche deciso di verniciare entrambe le piastre, quindi staccherò il connettore del contatto a chiave, per smontare comodamente la piastra superiore e verniciarla. il connettore è quello a due fili che sta dietro, il secondo nella foto. È un pò scomodo, ma ci si passa anche senza togliere le carene o il serbatoio.
Ecco qui la piastra superiore, sfilata dalle forcelle e dal cannotto. occhio a sfilarla perfettamente parallela, altrimenti si incastra e non esce. consiglio di allentare prima i due bulloni dei supporti manubrio, se dovete lavorare sulla piastra. Me ne ero scordato, ed ho dovuto rimontare un vecchio manubrio coi due cavallotti, per riuscire a svitarli.
Ed ecco come si presenta il cannotto coi cuscinetti vecchi ancora da smontare. La ghiera che si vede è nascosta dalla piastra superiore della forcella, e serve per la regolazione dei cuscinetti, che per lavorare bene devono avere un leggero precarico ma ne parleremo al rimontaggio.
Ora si deve staccare il tubo del freno dalla piastra inferiore. Ci sono due bulloncini che trattengono altrettante cravatte che vincolano il tubo. Attenzione con questo tubo: è molto rigido, non forzatelo assolutamente perché non gradisce essere piegato e raddrizzato... potrebbe spaccarsi.
Sostenete quindi la pinza del freno ed il tubo, legandola al telaio con un pezzo di fil di ferro o uno spago. NON DEVE RESTARE PENZOLONI, e questo è tassativo, l'impianto potrebbe danneggiarsi senza mostrare apparentemente alcun sintomo... salvo poi mostrarlo quando davvero vi serve di frenare, quindi, occhio.
Per proseguire, si svita la ghiera del piantone di sterzo. viene via con le mani, normalmente, basta solo sostenere il peso della forcella ancora montata e si svita via liscia liscia.
Ed ecco la piastra inferiore della forcella con i due steli ancora inseriti. In effetti la sequenza di smontaggio corretta prevede che si sfilino prima gli steli e poi le piastre, ma a causa della carenatura è un casino svitare i bulloni della piastra inferiore quindi ho preferito prendere la scorciatoia e smontare tutto insieme. Occhio che pesa... non fatela cadere.
Ed ecco il cuscinetto superiore. o meglio, la mezza ghiera che rimane nel telaio. Si vede bene il grasso ormai cotto, che da giallo chiaro è diventato di un brutto colore arancione scuro. Qui nessuno ci ha mai messo le mani da quando la moto è stata montata in fabbrica, garantito.
Per smontare i cuscinetti si usa uno scalpello da muratore abbastanza lungo da fuoriuscire dall'altra parte del cannotto. Da sopra si batte per sfilare quello di sotto mentre da sotto si batte per sfilare il superiore.
Alcuni consigli:
Ecco il cuscinetto nuovo a rulli conici, sulla sinistra (non è segnato... è il grasso che ci mettono in fabbrica), e quello vecchio a sfere, sulla destra. In mezzo, il parapolvere superiore. I cuscinetti sono un'esecuzione speciale Honda, non sono a catalogo come produzione normale dei vari SKF, FAG, NTN eccetera. La sigla è 32005/26, ad indicare che il foro interno (che nei cuscinetti 32005 è da 25) qui è da 26. La misura è quindi 47-26-15 e si trovano come "kit modifica" da molti ricambisti, compresi i parapolvere nuovi. Io invece ne avevo due nuovi recuperati chissà dove... e quindi ho usato quelli e recuperato i parapolvere, smontandoli con un pò di accortezza.
Ecco infatti il "cono" del cuscinetto inferiore, piantato sul piantone di sterzo; sotto al cono c'è il parapolvere, che non devo rovinare perché è perfetto e perché non ce l'ho di ricambio. Il cono è ben piantato, l'interferenza è forte, e per sfilarlo normalmente si va di gran mazzate rovinandolo.
Dapprima, con la smerigliatrice angolare ed il disco grande, mi sono "mangiato" via la gran parte del cuscinetto, fino ad arrivare al metallo del piantone (anzi... anche un pò troppo... mannaggia...). e fino a che il disco non stava iniziando quasi a toccare sul parapolvere.
Poi, con un trapanino dremel e la moletta piccola, ho finito di mangiarmi la ghiera, in modo che con uno scalpello ed una martellata ho potuto facilmente spaccare l'anello. A quel punto, è bastato fare un pò di leva con un cacciavite... e la ghiera è salita senza problemi, scivolando via e liberando il parapolvere intonso e perfetto.
Interessante notare che questi cuscinetti, dopo vent'anni di buche e colpi, avevano un'usura leggerissima, ma che comunque dava gran fastidio nella guida. Si vede molto bene dove le sfere hanno "intaccato" le ghiere interna ed esterna.
In questa foto si vede la ghiera superiore dove c'è un pò di corrosione. Evidentemente, un'altra vittima dell'idropulitrice.
Cambiando questi pezzi con i cuscinetti a rulli che ho intenzione di montare, avrò uno sterzo perfetto, liscio e fluido.
La prima cosa da fare è lavare tutti i pezzi dei cuscinetti nuovi con la benzina, per sgrassarli e per pulire bene i parapolvere. Poi si deve installare il cuscinetto inferiore sul piantone di sterzo.
Per questa operazione si usa una buona mazzetta ed uno spezzone di tubo, del diametro giusto. Bisogna infatti evitare assolutamente di battere sulla gabbia che tiene i rulletti, se si deforma sarebbe un casino. Ricordatevi di mettere il parapolvere sotto al cuscinetto prima di batterlo in sede.
Per piantare invece le sedi coniche nel telaio si usa un normale martello, almeno finchè la ghiera arriva al paro del tubo del cannotto di sterzo. Poi si usano le vecchie ghiere, girate sottosopra, come battitoio per far scendere fino in fondo le ghiere nuove.
Le sedi infatti sono più profonde perché i parapolvere entrano in parte "dentro" al tubo, in maniera da garantire una tenuta migliore. A questo proposito, se avete preso un kit con cuscinetti e parapolvere, PRIMA di montarli controllate se combaciano con le rispettive sedi sul telaio. A volte, i ricambi commerciali sono leggermente diversi e non vanno bene. Questo accade generalmente con i ricambi troppo poco costosi. Se vi succede, avete un problema, e dovrete ricomprare un parapolvere nuovo, originale, dal concessionario. È praticamente impossibile infatti comprarli separatamente, salvo che originali.
Ecco il cuscinetto correttamente installato nel telaio. Durante l'introduzione è fondamentale che la ghiera sia perfettamente in asse: se si intraversa potrebbe spaccarsi o rovinare il telaio.
Ed ecco la ghiera del cuscinetto superiore già installata anche lei. Si vede chiaramente che scendono qualche millimetro dentro alla sede nel telaio.
Come grasso la Honda consiglia un generico grasso al litio ma io preferisco usare quello bianco idrorepellente... una minima garanzia in più, se dovesse infiltrarsi dell'acqua.
Spalmo anche l'intero piantone di sterzo, in modo che sia protetto contro la corrosione.
Honda ha usato per quasi tutti gli anni '80-90, praticamente sull'intera produzione "da turismo", dei cuscinetti di sterzo fatti con ghiere e sfere. Questa soluzione ha molti vantaggi, dal punto di vista della produzione in serie: basso costo, facilità di installazione (avendo gli attrezzi speciali fatti apposta), unicità del ricambio (lo devi prendere sempre e solo originale) e ottime prestazioni, in termini di scorrevolezza.
Le misure dei cuscinetti per il Dominator sono 26-47-15, rispettivamente interno - esterno - spessore. Non sono utilizzate da nessun produttore come "catalogo standard", ossia la normale produzione che viene distribuita ai grossisti, in quanto il cuscinetto "standard" sarebbe quello con la sigla 32005, che però ha l'interno da 25. I nostri, hanno la sigla 32005/26, come accennavo prima nei post precedenti.
Vale però assolutamente la pena montare dei cuscinetti a rulli conici alla prima occasione, fondamentalmente per un importante motivo: l'area di contatto dei rulli è assolutamente maggiore di quella delle sfere, e assicura una durata praticamente eterna ai cuscinetti, se ben installati e soprattutto se non vengono contaminati con acqua o sporco. Bisogna quindi stare bene attenti ai parapolvere, che sarebbe meglio mettere nuovi anche perché è effettivamente un bel casino smontare quello inferiore senza rovinarlo.
In commercio si trovano molti kit "modifica" che sono generalmente composti dai due cuscinetti e dai due parapolvere. Per esperienza personale, consiglio di spendere magari due soldi in più ma acquistare materiale di qualità. I migliori kit sono quelli con materiale giapponese, ossia con cuscinetti NACHI (come quelli che ho usato io) o NTN, KOYO o altre marche sempre nipponiche. Il costo dovrebbe essere intorno ai 30-40 euro, io sinceramente non ricordo quanto ho pagato i miei.
C'è comunque da dire che i cuscinetti 32005/26 sono utilizzati su una valanga di moto, sia di produzione che da competizione (cross soprattutto), quindi non è assolutamente un problema trovarli. Quelli della foto di seguito fanno parte di un kit con la sigla "SSH 902" e hanno entrambi i parapolvere giusti, identici agli originali.
Facendoci caso, si vede bene che la ghiera esterna riporta la sigla 32005, in quanto è identica e non cambia anche se cambia il foro interno. Sul "cono" interno, quello con la gabbia e i rulli, invece è stampigliato "26", a rimarcare che il foro interno è 1 mm più grande.
Una volta montata la ghiera di registrazione, bisogna serrarla abbastanza forte (usando un pappagallo o l'apposita chiave, se l'avete) e quindi far fare numerose rotazioni complete alla piastra di sterzo, da un estremo all'altro.
In questo modo i cuscinetti si assestano e sarà più facile e precisa la registrazione finale e definitiva che andremo a fare dopo. Io ci spendo sempre un pò di tempo, in questa operazione, e faccio molte rotazioni complete destra/sinistra. Ovviamente, sentirete i cuscinetti "serrati" e non gireranno lisci, in questa fase.
Quando vi siete stufati, riallentate la ghiera di registro e serratela leggermente a mano, senza usare chiavi. Montate ora la piastra superiore e mettete il dado da 27 del piantone di sterzo, ma non serratelo ancora, accostatelo solo a mano.
Proseguite con il resto della forcella, infilando le due canne e serrandole sia sulla piastra superiore che su quella inferiore. Non montate ancora la ruota, il parafango e soprattutto il ponticello antisvergolamento. Un trucco per un perfetto allineamento della forcella: forzate i soffietti verso il basso, e bloccateli in modo da lasciare gli steli scoperti e visibili. Ora, se vi piazzate di lato, traguardando gli steli ne dovreste vedere uno solo, con l'altro (quello dietro) che appare e scompare appena muovete la testa anche di pochissimo.
Se gli steli sono perfettamente paralleli, la forcella è in squadro. Se invece lo stelo "dietro" appare "diagonale" dovete controllare se per caso non avete uno stelo piegato. per far questo servirebbe un piano di riscontro o due blocchi prismatici ed un comparatore. Ma l'arte dell'arrangiarsi ci viene in aiuto. Smontate quindi entrambi gli steli e con le mani accostateli tra loro, in modo che i foderi siano uno da una parte e l'altro dall'altra, per far toccare bene gli steli. Se toccano per l'intera lunghezza... bene, se invece c'è spazio... male, uno dei due è piegato. Comunque qui stiamo cambiando i cuscinetti di sterzo, niente divagazioni... pertanto, dopo aver serrato gli otto bulloni delle piastre per bloccare gli steli, serrate il dadone da 27 del piantone di sterzo.
Se avete piantato bene le sedi dei cuscinetti nel telaio ed avete avuto la pazienza di far assestare bene i cuscinetti col trucchetto di farli ruotare leggermente serrati, vi basterà serrare il dado del piantone di sterzo alla corretta coppia di serraggio (10 Kgm) ed avrete uno sterzo lissio liscio liscio. Per inciso, la dinamometrica che si vede in foto sulla sella l'ho presa da Norauto, la catena di negozi di ricambi auto, e l'ho pagata una ventina di euro. Non sarà la fine del mondo, ma il suo sporco lavoro lo fa e bene pure.
Subito dopo aver serrato il dado, ricontrollate se gli steli hanno ruotato. Se tutto è a posto allentate un attimo i bulloni della piastra superiore, quelli che serrano gli steli. Voi non lo vedrete, ma la piastra si assesterà, scendendo qualche decimo di millimetro. Quando avete serrato il dado del piantone di sterzo, l'avete compressa. Se non fate questa operazione, resterebbe "in tiro". Poi riserrate pure i bulloni della piastra.
Rimontate ora il manubrio provvisoriamente, per verificare quanta resistenza fa lo sterzo. Cercate di eliminare le resistenze dei vari tubi e cavi, che vi potrebbero trarre in inganno, e ruotate LENTAMENTE lo sterzo da un estremo all'altro. Non si dovrà sentire il più piccolo cenno di impuntamento, salto o scalino. Se ci sono salti o altro, probabilmente avete della sporcizia nei cuscinetti. ed avete appena vinto un rismontaggio completo. con annesso lavaggio e reingrassaggio.
Attenzione: da questa regolazione dipende in maniera diretta la godibilità della guida. I cuscinetti di sterzo troppo serrati o lenti, infatti, causano una serie di comportamenti orribili della moto: - se sono troppo stretti, non si riesce a mandare dritta la moto a bassa velocità (40-50 all'ora), richiedendo continue correzioni di manubrio. Inoltre, i cuscinetti troppo stretti si rovinano in un tempo brevissimo... e sarete daccapo. - se sono troppo lenti, sulle buche o nelle frenate sentirete un rumore tipo "stak". Sono i cuscinetti che "battono". In queste condizioni è fondamentale registrarli immediatamente: un cuscinetto lento si rovina ancora pià rapidamente di uno troppo serrato, a volte bastano poche decine di km e li dovete buttare perchè sono "segnati". Inoltre la tenuta di strada sullo sconnesso è decisamente un'ipotesi. con l'avantreno che balla qua e là. Afferrate ora le due estremità dei foderi della forcella, in basso, e scuotete avanti/indietro, per sentire se lo sterzo "batte". Se batte, inutile dirlo, è lento. I cuscinetti devono permettere un movimento quasi senza sforzo del manubrio da un'estremità all'altra della sterzata, ma allo stesso tempo non devono avere assolutamente alcun gioco. Se serve una regolazione, si agisce sulla ghiera sotto alla piastra superiore di sterzo. la procedura è questa: - si smonta il manubrio - si allenta il dado del piantone di sterzo ed i quattro dadi che serrano gli steli nella piastra superiore - si agisce sulla ghiera, allentando o serrando di una frazione di giro (1/4 o anche meno) - si riserra il dado e i bulloni della piastra - si riprova. Se ancora non va... daccapo. Non ci sono scorciatoie. La cosa simpatica è comunque che la regolazione dello sterzo si può fare anche a moto completamente montata, in pochi minuti. attenzione solo a non farvi scappare una chiave!
In ultimo, un paio di chicche che non tutti sapranno.
I cavallotti del manubrio hanno un verso: la parte con il punto stampigliato va in avanti, e va serrata a battuta, senza lasciare alcuno spazio tra il cavallotto e il riser. Solo in questa maniera, infatti, si garantisce il miglior bloccaggio del manubrio. Nella parte posteriore, quella verso di voi, è invece normale che rimanga circa 1 mm di spazio.
Anche il cavallotto del perno ruota va serrato in maniera simile. Ha stampigliata la scritta "UP" ed una freccina, che indica ovviamente il verso di montaggio e va orientata verso l'alto. I due dadi superiori vanno quindi serrati a battuta, senza lasciare nessuno spazio, mentre i due inferiori vanno stretti a 1,2 Kgm di coppia e rimane circa 1 mm di spazio. È normale.
Se sgrassate con il diluente (acetone) sia la parte grossa del perno ruota, sia l'alloggiamento nel fodero destro (ossia il ponticello e lo scasso sul fodero) avrete un avantreno molto più rigido e sensibile. In questa zona, mi raccomando, MAI mettere il grasso: avreste come risultato una forcella "gommosa" che si svergolerebbe anche sulle piccole buche. Il grasso mettetelo solo sulla parte più sottile del perno, quella che va dentro ai cuscinetti... è meglio.
GPSmax
-- Paolo --
Dal mio piccolissimo, mi permetto di dare un piccolissimo consiglio: quando si battono nelle sedi del telaio le nuove piste dei cuscinetti, come diceva max la miglior cosa è battere le piste nuove con quelle vecchie. Facendo così però, spesso succede che quando la vecchia pista entra dentro al telaio anche in piccola parte, tende a restare incastrata, a volte in modo leggero ma a volte si fa fatica a toglierla. Il mio piccolissimo consiglio è quello di dare una smussata al bordo esterno della vecchia pista che dovrà essere usata come ribattitore(ovviamente prima di utilizzarla), in questo modo resterà comunque di misura perfetta evitando di battere sulla nuova pista in modo disomogeneo, ma si toglierà in un attimo quando la nuova pista sarà arrivata a battuta. Questo accorgimento può essere usato per qualsiasi tipo di sostituzione cuscinetti(ruote ecc..) che richiede questo tipo di rimontaggio.
mac.gas
La pagina del forum con la discussione è qui: Sostituire i cuscinetti di sterzo
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