4 – 3 – 2 – 1 il “mio” motoraduno

Giovedì 24 aprile colpo della strega, giro in pronto soccorso, 3 giorni a letto, 1 settimana di Voltaren in tutte le forme (pomata, cerotto, supposte e iniezioni) il 1° Maggio comunque si parte!
persone, personaggi e moto
- la prima “nomina” è per la nostra mascotte ufficiale Azzurra, uno spettacolo! Complimenti a Tamara e Mister Wood per averci reso “zii dominatoristi” della loro splendida bambina
- le famiglie, che hanno seguito e/o accompagnato i prodi motociclisti nei giorni del raduno, con la loro presenza hanno dimostrato di saper convivere con la grande passione dei dominatoristi, quindi meritano un grazie particolare le famiglie di Ettolo, Gilbo, Orko, Nico68…se ho dimenticato qualcuno chiedo scusa….qualcosa posso essermelo perso…………
- personaggio n° 1 – Pinosauro, che ha reso il viaggio di andata di noi piemontesi aggregati con lui, Domiceb e Domicebba un viaggio divertimento, ogni sosta un pretesto per raccontare vicende sempre nuove (ovviamente riferite alle moto) prendendosi anche un po’ in giro da solo. Sempre pronto a mangiare, giovedì sera ancora un po’ divorava noi suoi compagni di viaggio che a pranzo non ci siamo fermati se non per mangiare un misero panino. Grande Pino, ma il prossimo anno non ci devi abbandonare così presto.
- personaggi n° 2 – 3 Gae81 e la sua Roberta, i più giovani (bhè, in realtà il più giovine è Orkino Giuseppe che è sempre stato con noi, grande!!) che ci hanno raggiunti da Napoli, con 2 moto, una Domi per lui e una Monster400 per lei.
Bravi perché siete stati subito dei nostri, Roberta non ci ha mai persi di vista e nonostante un abbigliamento da cittadini entrambi hanno fatto del loro meglio e nei loro occhi ho visto la volontà di esserci ancora!
- personaggio n° 4 – Godilluminated (Simone) l’unico Umbro del gruppo che abbiamo rincorso telefonicamente per 2 ore per cercare di trovarci e lui che fa?!?!? Fora ….primo giorno, a 12 km da casa, da solo, con nessuna attrezzatura…Bravooooooooo, vince il premio perché poi ci ha raggiunti per cena, è rimasto con noi sempre e ci ha accompagnati nel primo pezzo del ritorno.
- personaggio con moto – ovviamente non poteva che essere Ettolo, con la sua nuova Dominator risistemata. Tutti a guardare la sua moto e osservare attentamente le differenze con la precedente versione come se stessero guardando da vicino il sedere di una fotomodella. L’Ettolo ha conciliato la sua voglia di andare in moto con gli amici dominatori e la vacanza con la famiglia, la moto purtroppo ha avuto dei segni di cedimento (occhio a stare dietro a Dommy74 che ti sembra che la moto prenda fuoco, sono i freni della moto di Ivan che bruciano!!) ma tornerà a funzionare ne sono sicura, per ora complimenti perché è bellissima
- le moto sono tutte meravigliose, ognuna a suo modo, non ne esistono 2 uguali e questo è il bello, per questo sul forum ci si scambiano idee, modi di aggiustare, regolare, calibrare, registrare, ogni volta che ci si fermava c’era sempre tempo e modo di parlare di qualche pezzo della moto e già che c’erano tutti gli elementi per operare ovunque perché non agire?!?
Quindi grazie alla Domi di Do-maniac abbiamo visto i meccanici all’opera.
Serbatoio che perde, 4 omini intorno alla moto che in 3 minuti è stata spogliata della sella e del serbatoio.
Do-maniac, MattiaPz, Domiceb, Paolinuz, Waltz si sono messi all’opera per permettere a moto e cavaliere di continuare il percorso. Tutto ciò succede nella piazzetta di arrivo di Castelluccio dove un Tot di altri motociclisti hanno osservato perplessi la scena dei box della Honda Dominator, io e Admo scrutiamo e fotografiamo, Gionik gira intorno e il Toldessa mangia, Domicebba e Lidia si “lucertolano” sul muretto acchiappando il sole…abbiamo accontentato tutti e dopo l’opera di ripristino serbatoio si può ripartire!
Ragazzi complimenti davvero perché ogni Dominator ha una storia a sé, ma ognuno di voi in sella alla propria moto ha un suo perché.
Il racconto
Sono stati 4 giorni fantastici!
Il primo giorno se n’è andato per il viaggio, ritrovo a Tortona per fare il viaggio in compagnia. Sfatato il mito per cui se c’è Paolinuz piove, alla partenza siamo tutti dotati di antipioggia per ripararci dal fresco del mattino, in autostrada il viaggio è un po’ noioso ma accettabile, soste brevi per fare rifornimento e una un po’ più lunga per rifocillare lo stomaco. Ma l’obiettivo è arrivare e soprattutto uscire dall’autostrada.
Quando all’alba delle 4 del pomeriggio usciamo finalmente dall’autostrada intorno a noi si presenta un paesaggio molto verde e una miriade di paesini arroccati sulle colline, la maggior parte delle costruzioni è di pietra e pare di vedere tanti paesini gemelli sparsi sulle colline e poi più su sulle montagne. Il tempo è a nostro favore, si sta bene e raggiungiamo Norcia finalmente con qualche curva e qualche piega pur se limitate dall’ingombro delle borse laterali. Al nostro arrivo troviamo diversi Dominatoristi sparsi per il paese, dopo una doccia ristoratrice con non poche difficoltà troviamo l’ostello dove sono “alloggiati” la maggior parte dei ragazzi, baci, abbracci, saluti e presentazioni tra chi non si è ancora conosciuto, un po’ di confusione tra nick, nomi, soprannomi, ma alla fine ci si ritrova tutti a mangiare al ristorante in centro a Norcia, ed è così iniziato ufficialmente il 4° motoraduno.
Ci raggiungono le famiglie, ci raggiunge finalmente Godilluminated che è riuscito a riparare la foratura ed è venuto con la sua Dominator. Al tavolo sono seduta in mezzo a due pesi minimi (Paolinuz e Pinosauro) che ottengono il bis di primo e finalmente tamponano il cratere dello stomaco e nel frattempo ci fanno sbiellare dalle risate.
Un meritato riposo per la maggior parte dei Dominatoristi, soprattutto i più vecchietti vanno a nanna presto mentre qualcuno passeggia e sorseggia per le vie e i bar di Norcia in allegra compagnia.
2 Maggio, ritrovo all’ostello per la partenza del motogiro organizzato, obiettivo da raggiungere il Rifugio dell’A.N.A. dove si pranzerà.
Bisogna fare attenzione a quando il primo dice “Partiamo, si va”, mentre i dominatori sono subito pronti all’erta e via, ci mettono un secondo e hanno il sedere in sella e allora tu povera passeggera devi sbrigarti e fare in fretta, c’hai appena impiegato dieci minuti a spogliarti e adesso in 2 secondi devi essere pronta…quando tutti siamo pronti alla partenza il Gionik si piazza a monte con la sua videocamera e riprende la sfilata delle moto.
Il giro si preannuncia facile, tutto stradale. Finalmente le borse non ci sono più e a ogni curva finalmente si piega un po’, il sole brucia le nostre brutte facce e la temperatura percepita è accettabile, il paesaggio è magnifico, distese di prati e coltivazioni nelle piane, sulle cime più alte c’è ancora della neve, disposta nelle lingue di montagna in modo da formare un rastrello, il sole dà una luce particolarissima a tutta la “vallata” che nei punti aperti lascia passare un vento fortissimo, che però non raggiunge il rifugio.
Bellissimo percorrere le strade tutti insieme, quando la curva lo concede mi giro ed è un susseguirsi di moto, una specie di catena che si snoda lungo la strada lentamente, ogni tanto qualcuno aspetta agli incroci e pian piano si ricombatta il gruppo.
Dalla mia posizione privilegiata da passeggera osservo e vedo la sagoma dell’Italia fatta di alberi che si distende lungo una collina, cavalli che riposano in un piccolo maneggio e aquiloni che tentano di volare per mano di qualche bimbo.
Solo il rombo delle nostre Dominator irrompe nella valle e quando al rifugio le moto si riposano…silenzio, assoluto, nessun rumore.
Si fa un piccolo “aperitivo” con il Parmigiano portato appositamente da Admo (era buonissssssssssimo) e un paio di bottiglie di vino bianco. Intanto ci si riposa un po’ tutti.
Finalmente si mangia, al rifugio ci siamo solo noi e l’atmosfera è gioiosa, anche qui ci raggiungono le famiglie, la piccola Azzurra diventa mascotte ufficiale quando indossa la maglietta del motoraduno, si mangia e si beve in compagnia, Orko distribuisce le magliette, gli adesivi e le toppe a tutti i partecipanti e i brindisi si dovrebbero sprecare invece l’atmosfera è molto tranquilla e tutto procede bene.
Alla fine del pranzo si propone una piccola escursione con strada sterrata percorribile per circa 3 Km.
Il ritorno alla base ci vede protagonisti di una divisione, ci si perde al primo incrocio e il gruppo si divide, noi raggiungiamo le famigliole che nel frattempo hanno portato i bambini a cavallo e si ritorna a Norcia.
Uscita libera per una visitina al paese con apertivo, nel bar centrale di Norcia siamo riusciti a finire tutta la birra…ci devono stendere otto tappeti rossi la prossima volta che ci ripassiamo!
Cena libera, leggerina per la verità, ma sufficiente a farci continuare il nostro viaggio.
3 Maggio, ritrovo nuovamente all’ostello per un nuovo motogiro. Anche questa volta si parte tutti insieme alla volta di Castelluccio. Le strade sono veramente belle e anche questo secondo giro organizzato vede protagoniste tutte le Dominator. A Castelluccio (paese in ristrutturazione, con lavori in corso praticamente ovunque) mentre ci si rifocilla c’è il guasto tecnico di Do-maniac, la maggior parte del gruppo riparte per poi fermarsi ad attendere chi si è fermato per aiutare il Cesarone Messinese.
Il vento aiuta l’acciaio liquido utilizzato per riparare il serbatoio ad asciugare e nel giro di una 40na di minuti si raggiunge il gruppone, tutti insieme si riparte alla volta di Visso, altro paesino arroccato tra le montagne e popolato solo da noi e da qualche turista attempatello.
Pranzo libero, qualcuno addenta qualche panino acquistato a Castelluccio, chi si accontenta di un trancio di pizza, chi si fa una mega insalatona con un kg di tonno e mozzarella, Peppemix e Domiking si aggregano per un pollo con patate al Paolinuz che non rinuncia alle pappardelle con sugo di cinghiale…spettacolari…
Tutti con pancia piena e voglia di continuare a divertirsi, ma è arrivato il momento di salutare i primi Dominatoristi che per motivi di lontananza devono ripartire, quindi baci abbracci e strette di mano a Peppemix e Domiking, a Bubuclo e a Ghimirid.
Ritorno a Norcia diviso in 2 gruppi, noi si torna alla base per effettuare i controlli alle moto mentre altri proseguono per Spoleto. Il rientro a Norcia per il tagliando prima della partenza serve…si trova un problema sulla moto di Domiceb, costretto a portarlo in un officina per la riparazione, niente di importante, mancava solo il bullone che regge l’ammortizzatore posteriore…aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa…miracolosamente il micro pezzo rimasto ha tenuto per tutto il viaggio di andata. Fortunatamente era sabato e nonostante il salasso per il portafogli del povero cesare la moto è sistemata (uè, ha pure tirato e ingrassato la catena….J).
Dopo un meritato riposo, una doccia veloce e ci si ritrova per la cena, nuovamente al ristorante per cercare di stare ancora tutti insieme. Ovviamente quando ci si muove in massa è difficile trovare posto, ma ormai ci conoscono e non ci lasciano scappare, in 10 minuti preparano 2 tavoli dove possiamo stare tutti.
Con un brillante discorsetto Domicebba prende in mano la situazione menù, per velocizzare le operazioni di cucina menù unico e così in men che non si dica iniziamo a mangiare! E poi dicono le donne, ogni tanto siamo utili anche noi!
E’ l’ultima sera e aleggia stanchezza, ma i duri continuano a lottare contro il tempo…io invece devo cedere al mio fisico, non mi sento bene, penso di prendere un analgesico e riunirmi al gruppo ma non ce la faccio, crollo quasi istantaneamente. Così non saluto un sacco di gente, ma l’ho scoperto solo la mattina dopo….sigh… scusatemi tutti!
4 Maggio, ritrovo all’ostello per la partenza
Siamo rimasti in pochi, quasi tutti ripartiti presto.
Godilluminated ci scorta fino alla statale per Perugia, ovviamente riusciamo a giocarci un’uscita e in quell’occasione perdiamo Do-maniac che però ci avrebbe comunque abbandonati per proseguire verso Pesaro.
Dommy74, Domiceb e Domicebba, Paolinuz e Michy74, siamo rimasti noi verso il nord.
Il nostro Ivan è distrutto, si vede dalla media che tiene, riusciamo a stargli dietro senza problemi, ci sono dei chiari segni di cedimento del mosquito (a già, dimenticavo, io l’ho ribattezzato mosquito dopo averlo visto disteso sulla sua domi nera, la testa in mezzo agli specchietti e piedi sulle pedane dietro, sembrava una mosca).
Siamo in prossimità dell’entrata in autostrada e improvvisamente si materializzano 4 Dominator, Admo, AndreaBG, Gionik e Toldessa. Improvvisamente ci è tornato un po’ il sorriso, abbiamo capito che avrebbero fatto un po’ di strada con noi e questo ci dava qualche speranza in più.
Al primo autogrill ci si ferma per una rifocillata necessaria e ovviamente tappa fissa per noi signorine che si sa…dopo un po’ ci dobbiamo andare in bagno…ma i nostri compagni di viaggio sono comprensivi e comunque stanchi anche loro. Il sole picchia in modo allucinante, noi tutti di nero vestiti siamo ormai a metà cottura e c’è anche traffico. Quando mancano circa 15 km a Firenze le moto si fermano al primo parcheggio e come se sbarcassimo da una zattera di naufraghi ci buttiamo sul prato per far riposare tutto il corpo. Ormai abbiamo raggiunto un punto di follia tale per cui ogni frase si trasforma in barzelletta e la prendiamo con filosofia.
Disquisizioni di ogni genere ormai fanno parte del nostro percorso. Ci sta anche un’aggiustatina alla moto di Toldessa e si riparte. Altra ripartenza e altro traffico. Riusciamo comunque a non stare troppo fermi e dopo un’altra sosta ancora dobbiamo salutare i nostri compagni di viaggio che proseguono sulla Parma.
Siamo nuovamente in 3 moto, esausti, ma dobbiamo arrivare.
Alla penultima tappa rasentiamo la pazzia pura, le nostre gambe non rispondono più alle direttive del cervello, Paolinuz e Dommy74 sono drogati di Redbull e tirano avanti per forza di inerzia.
All’alba delle 20 salutiamo i compagni di viaggio Milanesi.
Un’ultima tappa per cambiare la luce di posizione posteriore al Mosquito (che ha rotto i maroni per 30 Km con la freccia accesa per farsi vedere J) e poi si va a casa.
Paolinuz: “Dopo questo non vorrai più sentir parlare di moto per 2 mesi”
Michy74: “Ma che scherzi, già mi girano che domenica sono di turno”…
Questa è l’ultima frase di senso compiuto che sono riuscita a pronunciare ieri sera.
Paolo ha terminato la serata assaggiando i “coglioni di mulo” e da come gli sono piaciuti credo che se non altro per quello torneremo nella bellissima terra Umbra.
La Principessa Dominator sta bene ed è pronta a tutto!
Grazie a tutti ragazzi, è stata un’esperienza bellissimaaaaaaaaaaaaaaaa!

- perdonatemi se ho sbagliato o dimenticato qualche nome o nickname -